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SANTA MARIA MADDALENA (DUOMO)
Santi patroni di Monterotondo
Filippo e Giacomo

Si festeggiano il 3 Maggio




Un giorno Gesu’, dopo aver percorso incessantemente le strade della Palestina, convoco’ a se’ gli uomini che avevano lasciato tutto quel che avevano, per seguirlo.
Erano gli "Apostoli", gli "Inviati", coloro a cui affido’ il compito di diffondere il suo vangelo la’ dove egli non era riuscito ad arrivare .
Erano dodici, come le tribu’ di Israele: Simone e Andrea figli di Giona, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo, Giacomo e Giovanni figli di Zebedeo, Taddeo e Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo zelota e Giuda.
Ad essi disse di andare tra la gente,con i poteri che Lui aveva conferito loro, e durante il cammino, di guarire i malati, resuscitare i morti, scacciare i maligni ed annunciare che il regno di Dio era vicino .
Partirono per il mondo, a due a due, poveri, felici, coscienti dei pericoli che correvano, pronti a donare la loro vita al Maestro.

SAN GIACOMO APOSTOLO

Tra loro, Giacomo “il minore” , figlio di Alfeo e Cleofa , cugino di Gesu’ ,viene ricordato come “il Giusto” in virtu’ della condotta sempre integra che ha caratterizzato la sua santa vita.
In linea con i suoi principii e con quelli di San Paolo esorta la gerarchia cristiana di Gerusalemme a non appesantire i rapporti con i cristiani ,convertiti dal paganesimo ,con le troppe regole che la tradizione cristiana tendeva ad imporre.
Divenuto vescovo di Gerusalemme , rivolgendosi alle dodici tribu’cristiane di origine ebraica disperse per il mondo, le esorta tramite le prime “lettere cattoliche”, a concentrarsi sui dettami di Gesu’ in merito alla preghiera, alla speranza, alla carita’ e ai doveri della giustizia.
Durante la ricorrenza della Pasqua, dall’alto della torre del tempio ,dopo aver ribadito al popolo che Gesu’ era veramente il Messia ,figlio di Dio , persuase anche gli increduli , e tutti cominciarono ad osannare al Figlio di David; ma un gruppo di Giudei, di Farisei e di Scribi contrariati da questa esultanza, spinsero giu’ dalla torre Giacomo che precipito’ma non mori’, rimase ferito e nonostante cominciassero a lapidarlo,egli si rivolse al Signore pregandolo di perdonare i suoi carnefici perche’ non sapevano cio’ che facevano.
Accecato dall’ira, uno dei presenti lo fini’ con un colpo sulla testa vibratogli con un bastone da gualchieraio.
Fu sepolto vicino al Tempio di Gerusalemme dove ancora una lapide lo ricorda. Era l’anno 62 d.C
Le sue reliquie (il braccio) furono trasferite da Gerusalemme o da Costantinopoli, a Roma. nella Basilica dei Santissimi XII Apostoli, riunite da Papa Giovanni III a quelle di San Filippo.

SAN FILIPPO APOSTOLO

Nacque nella citta’ di Betsaida, la stessa di Pietro di Andrea e di Simone. Fu uno dei primi seguaci di Gesu’e si dedico’ alla diffusione della figura del Cristo.
Spese la sua vita al fianco di Gesu’ e viene ricordato per alcuni episodi pervenutici attraverso le testimonianze dei Vangeli di Marco, Matteo e Luca.
In occasione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci si preoccupava dei costi da sostenere per acquistare una cosi’ grande quantita’ di merce per poter sfamare i poveri al seguito di Gesu’, senza rendersi conto che quella era una prova a cui Gesu’ lo stava sottoponendo !
Quando Natanaele ( forse da identificare con l’apostolo Bartolomeo) gli chiese di poter essere presentato a Gesu’, Filippo gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mose’ ed i Profeti, figlio di Giuseppe di Nazareth”.
Vedendo Natanaele piuttosto scettico, lo condusse con lui dicendogli: ”vieni e vedi”.
Insieme ad Andrea si reco’ da Gesu’ affinche’ ricevesse un gruppo di convertiti provenienti dalla Grecia, nel periodo della passione.
Durante l’ultima cena chiese a Gesu’:”Signore, mostraci il Padre e ci basta” e Gesu’ gli rispose:”da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Non credi tu che io sono nel Padre e il Padre e’ in me?”
E’ con gli altri apostoli dopo l’Ascensione di Gesu’ e quando Mattia viene accolto come apostolo al posto di Giuda Iscariota.
Evangelizzo’,sotto Domiziano, la Scizia e la Frigia, mori’a Gerapoli a 87 anni, lapidato e crocifisso a testa in giu’.
Viene rappresentato con la Croce, i pani e i pesci.
Le sue reliquie (il piede)furono trasferite da Gerapoli a Costantinopoli, da qui portate a Roma. nella Basilica dei Santissimi XII Apostoli, la cui costruzione inizio’ con Papa Pelagio I e fu completata nel 570 d.C da Papa Giovanni III, il quale porto’ in questo luogo anche le reliquie di San Giacomo. (Giuseppe Lanna)






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